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LA VOLPE E LA CICOGNA

C’erano una volta una Volpe e una Cicogna, che avevano fatto amicizia. La Volpe allora pensò di invitare a pranzo la nuova amica.
Ma quando dovette decidere cosa preparare, la Volpe pensò bene di fare un piccolo scherzetto alla signora Cicogna.

Preparò un succulento brodino di verdure, e lo servì su un bel piatto di porcellana, con i bordi molto bassi e invitò la Cicogna ad assaggiarlo.

La cicogna, sentito il profumino del brodo, si sedette a tavola e cercò di bere il brodino ancora fumante.
Ma con il suo lungo e appuntito becco la Cicogna non riusciva a bere dal piatto basso che la volpe le aveva preparato.

La Volpe, che si stava divertendo un sacco alle spalle della cicogna, la invitava a bere e faceva finta di non capire come mai non le piacesse.

La cicogna aveva ben capito lo scherzo della Volpe ma decise di far buon viso a cattivo gioco.

– Scusami signora Volpe, ma oggi non mi sento molto bene, penso che tornerò a casa a riposare – disse la cicogna congedandosi dalla volpe.

Qualche giorno dopo fu la cicogna a invitare la Volpe a pranzo.

 

La cicogna aveva preparato un magnifico piatto a base di pesce ma lo aveva messo in un vaso trasparente dal collo lungo e stretto, dove il suo becco riusciva ad entrare alla perfezione.

Ma il muso della volpe invece era troppo grosso per arrivare fino in fondo, e più la volpe cercava di infilarcelo, più si arrabbiava.

– Mi hai ingannata Cicogna mia! Hai messo il cibo in questo vaso dal collo lungo e stretto di proposito per non farmi mangiare! Io me ne vado!

La cicogna guardò la volpe con aria soddisfatta e le rispose: – Chi la fa, l’aspetti!
E continuò a mangiarsi beata il suo bel pranzetto a base di pesce.

Morale della favola: se prendi in giro qualcuno ricordati che poi prenderanno in giro anche te!
Esopo

(scrittore greco del VI^ secolo a.C.)